Cash is best!

Pubblicato il: 25/03/20 11:37 PM

25 Marzo 2020

L’economia mondiale stretta nella pandemia sta vivendo situazioni paradossali.

Come in ogni catastrofe ci sarà chi perderà miliardi, come già sta accadendo e chi si arricchirà spudoratamente.

In questi giorni abbiamo assistito a varie forme di “delirio” dei mercati, battuti anche i mercati negativi del ‘87 e del crack di Lehman Brothers nel 2008. L’indice e il listino italiano sono stati i più venduti, tanto da costringere la Consob a vietare lo Short Selling per tre mesi.

La veloce corsa a ribasso e la riduzione delle attività economiche ha spinto le banche centrali ad intervenire con immissioni di liquidità sul mercato al fine  di compensare anche le difficoltà che si sono verificate a seguito delle misure restrittive prese .  Turismo, viaggi e ristorazione sono stati i comparti inizialmente più colpiti, seguiti subito dagli altri.

L’indice Pmi-Markit flash dell’ Eurozona, che misura in tempi rapidi il livello di attività dell’intera economia dell’Unione monetaria, è sceso da quota 51,6 punti di febbraio a 31,4 in marzo. È il minimo raggiunto dal 1998 ossia da quando l’indicatore viene calcolato. Nel 2009, durante la grande recessione, era calato fino a 36,2 punti.

In questa situazione di Risck off ci si aspettava una corsa agli asset più sicuri come per il esempio il Gold ma così non è stato. Si è verificata la discesa di molte delle materie prime, risentita maggiormente dall’argento e a seguire l’oro. Perché? Perché oltre a coprire i margin call, sono state smontate in fretta e furia tutte quelle strategie d’investimento che servivano ad aumentare i rendimenti.

In questo momento storico il mercato insegna che cash is best!!

Essere liquidi significa essere pronti ad entrare in un mercato a rialzo con un arsenale adatto a ricostruire tutte le strategie di investimento.

Il rallentamento globale ha poi interessato ulteriormente il mercato aurifero provocando una crisi di materia fisica (lingotti)  innescando  così dei movimenti di prezzo anomali. Al Comex sono state registrate le quotazioni dell’oro molto più alte del prezzo spot che non sul mercato fisico londinese: lo stacco, che in genere è minimo, questa volta è arrivato in alcuni momenti a sfiorare 100 dollari l’oncia.

Il metallo adesso, sembra costare più caro per consegna vicina di quello che per consegna futura.

Il motivo è da attribuire alle misure restrittive adottate per la contenzione del coronavirus che hanno fatto chiudere tre delle maggiori raffinerie d’oro Svizzere più grandi al mondo. Molte miniere nel Sud Africa si sono fermate, come  lo stesso hanno fatto i voli aerei che lo trasportano. Questa situazione probabilmente senza precedenti nella storia, potrebbe influenzare l’andamento di altri asset finanziari come i titoli di Stato o le valute.

Ripresa o rimbalzo?

Indici

La conformazione grafica mensile degli indici mondiali appare ancora a ribasso. Attualmente stiamo assistendo ad un rintracciamento della lunga black candle come descritto nei precedenti articoli. 

Per il FtseMib possibile un ritorno in area 14.194 punti di percentuale. Potremmo, a mio avviso parlare di ripresa quando il nostro indice riprenderà un trend positivo. Attualmente è chiaramente visibile dal grafico che il mercato è in laterale con ri-test dei minimi degli anni precedenti. Ripresa del mercato quindi sopra i 19.157 punti ossia quando si recupererà il trend positivo.

F1) Grafico mensile Ftse Mib

Fonte notizie: Il Sole 24 Ore, New York Times
Fonte grafici: Investing
Analisi Tecnica: produzione riservata

Gold

Ripreso il rally dopo una pausa di consolidamento in area 1.520. La configurazione tecnica è ritornata ad essere al rialzo dopo che c’è stato un ritorno della candela mensile dall’area 1.451, candela negativa, che aveva fatto presupporre un ribasso sotto l’area dei 1.450 dollari l’oncia, area sotto cui il gold non è ritornato. Prossimo target possibile 1.822 dollari.

F2) Grafico mensile Gold

Fonte notizie: Il Sole 24 Ore, New York Times                                               
Fonte grafici: Investing                                                              
Analisi Tecnica: produzione riservata

 

 

Dott.ssa Cristina Fenizia
Analista tecnico finanziario, socio affiliato SIAT e trader privato da più di 11 anni.
Mercati preferiti sono quelli del forex e commodities.
Attualmente collabora con il gruppo di Io Investo-Segnali di trading e con la Scuola di Trading Toro’s. Indirizzo e-mail: feniziacri@hotmail.it